BUONGIORNO CARI RAGAZZI, COME STATE?
AVETE RIPASSATO LA PRIMA PARTE SUI NOMI?
BENE,ALLORA PROCEDIAMO !
MAPPA RIASSUNTIVA
A PROPOSITO DI.....NUMERO DEL NOME
I nomi difettivi
Si chiamano difettivi quei nomi che mancano (quindi difettano) di uno dei numeri o del singolare o del plurale.
I nomi sangue, latte, bontà, miele e via dicendo, sono nomi difettivi del plurale. Infatti non si dice mai i sangui, i latti, le bontà, i mieli (nomi difettivi del plurale), come non si dice l'occhiale, il calzone, la nozza, ma gli occhiali, il calzone, le nozze (nomi difettivi del singolare).
I nomi sovrabbondanti
Si chiamano sovrabbondanti quei nomi che hanno due forme (sia pure con significati diversi) al singolare e al plurale o per tutti e due i numeri. Come ad esempio:
i corni (strumenti musicali) > le corna (degli animali)
i fusi (orari) > le fusa (del gatto contento)
i gesti (movimenti) > le gesta (imprese eroiche)
i bracci (del fiume, della croce) > le braccia (del corpo umano)
I nomi invariabili
Alcuni nomi restano invariati sia quando si usano al singolare, sia quando si usano al plurale. Infatti si può dire tanto la città, che le città; il re e i re, la virtù e le virtù.
Attività
Sottolinea solo i nomi invariabili e componi una frase con cinque di essi a tua scelta: cane, virtù, paese, film, città, radio, bosco, campana, album, pesce, rebus, caffè.
Componi per ognuno dei seguenti nomi sovrabbondanti una breve frase: corna, corni, fusi, fusa.
Componi una frase con questi articoli e nomi invariabili: il re, i re, la città, le città, il film, i film.
Passiamo ora ai nomi PRIMITIVI E DERIVATI
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Si dice primitivo un nome che non deriva da nessun altro nome.
Si dice derivato un nome che deriva da un nome primitivo.
Esempio:
fiore > nome primitivo
fioraio > nome derivato
Come abbiamo visto, i nomi sono formati da una parte invariabile, la RADICE, e da una parte variabile, detta DESINENZA.
I nomi PRIMITIVI sono quelli formati soltanto dalla radice e dalla desinenza e non derivano da altre parole.
I nomi DERIVATII sono formati dalla stessa radice di un nome primitivo, ma con l’aggiunta di un prefisso (una parte che si mette all’inizio della parola) o di un suffisso ( parte che si mette dopo la radice), oppure di entrambi, diventano parole con un significato diverso da quello del nome primitivo dal quale derivano.
Facciamo un esempio:
dal nome primitivo CARTA derivano i nomi CARTOLAIO, CARTOLINA, CARTOLERIA che hanno significati diversi.
CART – A
CART – OLINA
CART – OLAIO
CART – OLERIA
dal nome primitivo FIORE derivano i nomi FIORAIO, FIORIERA…
Dal nome MAR – E, derivano i nomi MARINAIO, MAREA…che come puoi vedere hanno un significato proprio.
Dal nome PAZIENZA deriva il nome IM-PAZIENZA, che è il suo esatto opposto.
A differenza dei nomi alterati, che aggiungono alla parola originaria delle sfumature di significato, esprimendo il giudizio di chi parla (cagnaccio, cagnolino, ragazzone, ragazzaccio, ragazzetto…), i nomi derivati sono parole che hanno un significato proprio e diverso da quello della parola da cui traggono origine.
Pensa, per esempio, che la parola DENTIFRICIO deriva dal nome DENTE, ma è evidente che le due cose sono del tutto diverse.
Se questa breve spiegazione ti è stata chiara, puoi provare a fare un esercizio on – line, nel quale dovrai individuare, in un elenco, alcuni nomi derivati.
ESERCIZIO :