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venerdì 17 aprile 2020

L'arte di riciclare

Ciao bambini, avete da poco studiato il mare in geografia con la maestra Silvia; insieme abbiamo pensato di approfondire ulteriormente l'argomento inquinamento. Tra le varie notizie, avete appreso quanto i mari della Terra siano inquinati da tutto ciò che viene scaricato nelle loro acque, in modo particolare dai rifiuti della plastica.

Qualche notizia informativa...
La plastica è una sostanza organica artificiale, prodotta utilizzando prioritariamente materie fossili, come petrolio e gas, sebbene possa essere realizzata anche a partire da cellulosa e amido di mais. La sua indistruttibilità, caratteristica che ne ha favorito l’ampio uso, è però anche la causa della sua pericolosità: la maggior parte delle plastiche non si biodegrada in alcun modo e permane nell’ambiente per centinaia di anni. La plastica rappresenta la quasi totalità (60-95%) dei rifiuti rinvenuti nei mari del mondo e il principale rifiuto rinvenuto sulle spiagge e sui sedimenti marini. 
La plastica rimane a “soggiornare” in mare per periodi che vanno dai 5 anni per un filtro delle sigarette, 20 anni per una busta, 50 anni per un bicchiere e fino 600 anni per un filo da pesca.
 Se a destare più clamore sono le macroplastiche, rifiuti di maggiori dimensioni provenienti da oggetti comuni e quasi tutti monouso come sacchetti, filtri delle sigarette, palloncini, bottiglie, tappi, o cannucce, sono soprattutto le microplastiche, frammenti inferiori ai 5 millimetri, ad avere gli impatti maggiori sulla vita marina. Alcune microplastiche si formano direttamente in mare, in seguito alla degradazione di plastiche più grandi per effetto del vento, del moto ondoso o della luce ultravioletta. Altre sono prodotte specificamente dall’ industria, come i pellet (granuli di plastica trasportati, fusi e trasformati in oggetti di plastica di uso quotidiano), agenti esfolianti o additivi di saponi, creme, gel, dentifrici oppure sono generate accidentalmente, per esempio, dalla polvere degli pneumatici o dall’ uso e lavaggio di fibre sintetiche di indumenti.

Oltre il 90% dei danni provocati dai nostri rifiuti alla fauna selvatica marina è dovuto alla plastica. A livello globale, sono circa 700 le specie marine minacciate dalla plastica , tanto che alcune rischiano addirittura l'estinzione.
Queste plastiche possono causare ferite, lesioni, deformità (anche durante la crescita) e impossibilità a muoversi per fuggire dai predatori, nuotare e alimentarsi, con conseguenze quasi sempre fatali: gli animali muoiono per fame, annegamento o perché diventano facili prede.

Cosa puo' fare ognuno di noi per non incentivare tutto questo? Ho trovato un post riassuntivo su cio' che realmente tutti noi abitanti della Terra possiamo fare, per contribuire a ridurre il consumo di plastica. 
Eccolo qui:

RACCOMANDAZIONI PER I CITTADINI: 
• Quando possibile scegli oggetti fatti con materiali alternativi alla plastica, biodegradabili o riciclati: il pettine o le mollette per stendere in legno, spugne per pulire in cellulosa, piatti in ceramica, ciotole, tazze e biberon in vetro, tovaglie in cotone, il filo interdentale in materiale biodegradabile anziché in nylon, tappetini per lo sport in fibra di bambù. 
• Evita prodotti usa e getta: no a cannucce, a buste della spesa, all’acqua in bottiglia, a stoviglie e posate, cotton fioc ma anche penne e accendini; preferisci spazzolini o rasoi con testine intercambiabili. 
• Conserva gli alimenti senza plastica: pellicole, bustine, contenitori in plastica hanno un ottimo sostituto il vetro, materiale inerte che, a differenza della plastica, non rilascia eventuali contaminanti. 
• Evita saponi e prodotti cosmetici che contengano plastiche: se tra gli ingredienti leggi polyethylene, polypropylene o polyvinyl chloride vuol dire che la plastica è uno degli ingredienti! 
• Compra a peso: acquista alimenti sfusi (frutta, verdura, formaggi, carne, pesce) e detersivi “alla spina” (in caso non siano disponibili, opta per le eco-ricariche), in modo da minimizzare il packaging ( confezione di un prodotto).
 • Fai la raccolta differenziata seguendo le regole del tuo Comune/città: smaltisci correttamente tutti i tuoi rifiuti, portando in discarica quelli speciali. 
• Sii un cittadino responsabile, non gettare i rifiuti sulle spiagge e nell’ambiente (inclusi i mozziconi di sigaretta) per evitare di inquinare e per garantire un futuro migliore a chi verrà dopo di noi.


Inoltre possiamo sempre provare a riciclare la plastica creando oggetti fantasiosi da tenere in casa o in giardino. Guardate questi video, speriamo vi piacciano! 

Lavoretti con la plastica
  Con le bottiglie





 con i cucchiaini puoi fare.......





per il prossimo lavoretto fatevi aiutare da un adulto






ancora bottiglie....



Inoltre puoi costruire :
 Mangiatoia per uccellini – questo progetto è veramente “diverso” ed è un’ottimo spunto  con un doppio fine ecologico 




Mandala con i tappi







VI SONO PIACIUTI? 
MANDATEMI I VOSTRI LAVORETTI E LI PUBBLICHEREMO QUI.
FORZA  RAGAZZI DATE SFOGO AL VOSTRO GENIO CREATIVO ! 
Chi ha altre idee da condividere può scriverle nei commenti 😃😉💪
                                                                BUON LAVORO

ECCO I VOSTRI LAVORETTI !


Bracciali  con bottiglie      BRAVISSIMA            GIORGIA

Portatovaglioli   in plastica realizzato con la bottiglia del detersivo della lavatrice             Asia                  Bravissima

Braccialetti        BRAVISSIMO   STEFANO

Con il riciclo di cartoni ecco realizzati dei bellissimi arredi per le bambole da CECILIA.





Fiore MERAVIGLIOSO creato da                         STEFANO





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